PORTA+MI


A CURA DI MARIO MARGANI
E GRACE ZANOTTO



DAL 4 FEBBRAIO 2010
AL 17 FEBBRAIO 2010

Opening 4 FEBBRAIO h.18.30



LUCA LILLO ART PROJECT

INSTALLAZIONI SITE SPECIFIC: Moho, 5° Livello, Luca Cos, Ale Senso


AMBIENT SOUND:
"Virtual City" by Occhio d'Oro

Dall’incontro di pittura, grafica e fotografia con il linguaggio web nasce il progetto “Porta-Mi”, nove opere di Luca Lillo dedicate allo spazio urbano di Milano, all’attraversamento dei suoi varchi e degli antichi limiti geografici: le porte! Monumenti simbolo di una città che è l’anima del commercio nella storia e dell’interazione culturale verso i futuri mondi possibili. Migliaia di persone quotidianamente vengono assorbite e rigettate bulimicamente sulle strade. Sono questi i paesaggi che fanno da sfondo all’immaginario di Luca Lillo: fotogrammi delle porte di Milano catturate da GoogleStreet, luoghi avvistati da tutti ma da nessuno attraversati, e ricodificati dall’artista nel linguaggio ASCII (Codice Standard Americano per lo Scambio di Informazioni, nato agli albori dell’informatizzazione).
La separazione dei piani della realtà genera un alter-ego, confinato all’interno dell’ambiente artificiale della tela, dalla quale vorrebbe evadere, ma che rappresenta la sua unica possibilità di esistenza.

Quattro installazioni site-specific affiancheranno la personale di Luca Lillo per approfondire la diagnosi sul malessere metropolitano e sulle sue cure. Il cittadino si trasforma sempre più nell’alter-ego virtuale che attraversa un mondo in vetrina senza soste, senza interessi e senza spazi per ricongiungersi alla propria identità sociale e collettiva.
Il duo artistico MOHO rilancia in galleria l’intervento di Public Art realizzato il 10 novembre 2009 in risposta alla dedica della collinetta di Viale Montenero a Milano, recententemente cinta da una cancellata, alla caduta del muro di Berlino: ossimoro per eccellenza. Quarantuno teste mozzate e martoriate, infilzate sull’acuminata inferriata, per richiamare l’attenzione dei milanesi sul processo di virtualizzazione che la “strada” sta subendo negli ultimi anni. Moderni Ex voto, le Teste dei MOHO non sono un dono ad una divinità, ma alla comunità, purché essa torni ad essere se stessa e non una copia sbiadita e impalpabile di socialità.

Ale Senso, fra le migliori donne writer italiane, installerà in galleria 30 casseforti di varie dimensioni ricavate dal cartone scartato dalla città. Ognuna di esse custodisce segreti, paure e desideri privati che plasmano la vita pubblica e le attitudini di un’intera popolazione in bilico tra slanci vitali e frustrazioni represse.
Milano Spaesata si riempe di futili indicazioni e segnaletiche. L’immaginario urbano si ritrova oberato da migliaia di simbologie; Famiglia Margini scompagina i punti cardinali e le leggi dell’elettromagnetismo con un’invasione di bussole create da Luca Cos.
5° Livello propone un grande puzzle esplosivo legato ad immagini della città di Milano vissuta nella rapidità sfrenata; anestesie cerebrali e contrazioni muscolari nascoste da sguardi che senza sosta e senza meta vagano tra migliaia di stimoli. Deflagrazioni metropolitane invadono i soffitti dello spazio di via Simone D’Orsenigo 6.